Last updated: 14 Sep, 2021

Verso l'unità umana

"Un nuovo spirito di unità si impadronirà della razza umana..."

Verso l'unità?

“Vasudhaiva kudumbakam” , dicevano gli antichi indiani: il mondo è una sola famiglia.

L'ideale dell'unità umana, già presente agli albori della civiltà, non è mai apparso così vicino alla realizzazione, ma paradossalmente quanto più ci avviciniamo, tanto più sembra sfuggirci.

È come se all'inizio del 21° secolo il bisogno di unità umana non fosse mai stato così grande, eppure molto spesso questa stessa unità, vista come inevitabile, è percepita come in qualche modo minacciosa.


Un Mondo in crisi

Parliamo di mondializzazione, di globalizzazione, e allo stesso tempo deploriamo i pericoli dell'uniformità.

Parliamo di democrazia come ideale universale e del progresso di tutte le nazioni verso di esso come irreversibile, e tuttavia allo stesso tempo questo modello democratico è percepito come un sistema imposto da alcune nazioni ad altre.

Siamo di fronte a problemi ambientali che minacciano la stessa sopravvivenza del nostro pianeta.

Siamo consapevoli del 'riscaldamento globale' e della diminuzione delle risorse limitate del pianeta, e sappiamo che per affrontare questi problemi comuni il singolo Stato-nazione non è più un'istituzione adeguata.

Ma il concetto stesso di organismo sovranazionale è percepito come una possibile violazione della sovranità dello Stato-nazione, vinta in numerosi casi dopo molti decenni - o più - di lotte e sofferenze.


Cancellazione delle culture

Affermiamo che il mondo di oggi è un villaggio globale, perché il progresso tecnologico ha reso la nostra terra molto piccola e le notizie possono raggiungere istantaneamente ogni abitante della terra attraverso la strada maestra dell'informazione.

Ma c'è il timore che questa cultura del villaggio globale possa cancellare le diversità culturali della terra; anzi si sostiene che esiste già un'immensa spinta verso l'uniformità delle abitudini di vita e l'uniformità della conoscenza.


Fronte economico

Sul fronte economico, il tanto discusso processo di liberalizzazione è visto da molti come un tentativo di imporre ovunque un modello adatto solo ad alcuni paesi, e di diffondere ovunque una cultura del consumismo.

Un computer per tutti e pane solo per un quarto della popolazione mondiale; è questo l'obiettivo verso il quale stiamo avanzando?


Scienza

Nel XIX secolo gli intellettuali videro nel progresso della scienza il grande fattore che avrebbe condotto all'unificazione dell'umanità, poiché la scienza era cosa comune a tutti gli uomini nelle sue conclusioni ed era per sua stessa natura internazionale; ma ora sappiamo che la scienza può essere usata male, e viene usata male, perché atta a scoprire sempre più mezzi di distruzione.

Abbiamo perso la fiducia nella scienza come panacea per tutti i mali, ma cosa ci rimane in sostituzione?


Il più grande ostacolo

Sappiamo che l'egoismo è il più grande ostacolo a una vita di armonia e pace sulla terra, ma dopo tanti secoli di civilizzazione nessuna predicazione religiosa o insegnamento morale è stato in grado di convincere l'ego a rinunciare alle sue pretese, come se parlargli di fraternità fosse parlargli di qualcosa di fondamentalmente contrario alla sua natura.


Bisogno di vera unità

Pertanto sembra che, sebbene ci stiamo muovendo un po' con riluttanza verso una sorta di unificazione, questo non sia un processo in grado di risolvere i molti problemi acuti della terra, né l'unità prevista risponderà ai bisogni e alle aspirazioni più profonde dell'essere umano.

Infatti, abbiamo cominciato a capire che se vogliamo preservare il bisogno di unità dell'uomo consentendogli di svilupparsi e crescere in tutta libertà, questa unità non può essere costruita con mezzi meccanici.

Non può realizzarsi finché l'uomo non riconosce una vera unità tra se stesso e i suoi simili; non può essere raggiunto attraverso dispositivi sociali e meccanici; e abbiamo anche iniziato a capire che se il suo scopo non è quello di realizzare una vita più giusta, più luminosa e più nobile per tutta l'umanità, questa unità è difficilmente desiderabile.


L'uomo sarà superato

Diventa quindi urgente capire che cos'è questa unità verso la quale ci sentiamo spinti, nostro malgrado.

L'uomo è un essere di transizione, disse Sri Aurobindo poco dopo la prima guerra mondiale, l'evoluzione continuerà e l'uomo sarà superato.

Sri Aurobindo non solo ha previsto il prossimo passo nell'evoluzione dell'uomo, ma ci ha detto come parteciparvi: invece di rimanere spettatori passivi in un processo doloroso e incomprensibile, possiamo collaborare consapevolmente alla nostra stessa evoluzione e liberarci dei nostri legami apparentemente inestricabili.


Usando mezzi interiori

Ma per questo, dobbiamo invertire il processo, ha detto Sri Aurobindo, e invece di usare mezzi esterni, dobbiamo rivolgerci all'interno, perché senza un cambiamento nella natura dell'uomo non è probabile che avvengano cambiamenti reali nelle circostanze esterne.

L'unico modo che ci consente di muoverci verso l'unità è realizzare progressivamente che c'è una Realtà Divina in cui siamo tutti uno - non solo realizzarlo mentalmente, ma scoprirlo in noi stessi e vivere questa conoscenza.

Il segreto dell'unità è dentro, disse Sri Aurobindo; il segreto della fratellanza è dentro.

Non c'è unità se non nell'anima, non c'è vera fratellanza se non nell'anima e per l'anima.

Solo quando vivremo dell'anima e non dell'ego regnerà una vera unità sulla terra.


Connettersi con la nuova coscienza

Questa "età spirituale dell'umanità" rappresenterà quindi una trasformazione nella natura dell'uomo tanto importante quanto l'apparizione della mente pensante sulla terra.

Allo stesso modo in cui, per millenni, la mente è stata il centro della nostra vita, così, nella nuova era che si mostra all'umanità, o era 'sovramentale', l'anima diventerà il centro di ogni vita e attività.

Una nuova tappa nell'evoluzione dell'uomo è già iniziata; una nuova coscienza, più alta della mente, una coscienza di verità, come disse Sri Aurobindo, in cui le dualità, le esitazioni e le limitazioni della mente, l'avidità e la cecità dell'ego non esisteranno più.

Ha già iniziato ad apparire e tutti gli sconvolgimenti e le convulsioni che attualmente stanno lacerando così dolorosamente la nostra terra sono i segni esteriori di questa crisi evolutiva.

È in questo senso ampio e di vasta portata che Auroville si dedica all'unità umana.

E tutti sono invitati.


(traduzione di Stefania Gigliotti)